Sette a Tebe
È un felice ritorno al Teatro di Locarno, per Gabriele Vacis, regista e drammaturgo tra i più apprezzati della scena contemporanea e i giovani e bravissimi attori, dopo il successo di ”Antigone e i suoi fratelli” della passata edizione , ma è anche una prova importante questa messinscena della mitologia di Tebe e sulla saga della stirpe di Edipo, focalizzata sulla possibilità di rappresentare quel sentimento tragico che sembra disperdersi nella chiacchiera quotidiana del nostro presente. E così nella nuova versione, è la gente di Tebe che assiste e commenta quel che succede, a determinare gli eventi della tragedia: è la folla stessa, la protagonista, un’opinione pubblica che con la sua invadenza onnipresente è capace di volgere in festa, in mercato, ogni evento straordinario, anche i più tragici.